Il sergente nella neve è il racconto autobiografico del 1953 scritto da Mario Rigoni Stern. Si tratta della cronaca dell’esperienza personale vissuta dall’autore durante il servizio come sergente maggiore dei reparti mitraglieri nel battaglione “Vestone” dell’ARMIR nel corso della Ritirata di Russia nel gennaio 1943.
Dove si svolge sulle nevi di gennaio? Il romanzo si svolge in una zona della Russia vicino al fiume Don, nella steppa. Il periodo va dall’inizio di Gennaio 1943 fino agli inizi di Febbraio. A fine libro viene però accennato l’inizio della primavera.
anche Che cosa sono quelle tante macchie nere che si vedono sulla neve? Al bianco della neve e al grigio dell’alba, che ricoprono spazi immensi, si oppone il nero della morte (le «tante macchie nere sulla neve 14»), ben distinguibile poiché evidenzia i corpi dei caduti e le tracce del combattimento: «Una donna è nuda sulla neve, più bianca della neve e vicino la neve è rossa.
d’altra parte Chi è il protagonista di Un anno sull’altipiano?
UN ANNO SULL‘ALTIPIANO UN ANNO SULL‘ALTIPIANO AUTORE: EMILIO LUSSU CASA EDITRICE: EINAUDI PERSONAGGI: EMILIO Narratore protagonista che combatte sul fronte contro austriaci ed ungheresi,ufficiale,era l‘unico che non bevevo alcolici(cognac)nel reggimento 399.
Cosa significa vedere delle macchie nere?
Guardare un panorama con un bel cielo azzurro e vederlo puntellato di piccole macchie nere fluttuanti, come se ci fosse uno sciame di mosche volanti. E’ la strana condizione che caratterizza un disturbo dell’occhio chiamato miodesopsie, o fenomeno dei corpi mobili vitreali (conosciti anche come floaters vitreali).
Perché vedo una macchia nera? A distacco di retina avvenuto il classico sintomo è la visione di una macchia nera che in genere parte dalla periferia del campo visivo e si allarga sempre più. Questa immagine a tenda che cala è dovuta al fatto che la retina staccata non vede più.
Quando vedi un’ombra nell’occhio?
Le fotopsie possono comparire sfregandosi gli occhi. Le mosche volanti sono visibili quando un oggetto nel bulbo oculare proietta un‘ombra sulla retina, la struttura sensibile alla luce nella parte posteriore dell’occhio. Spesso viene interpretato come uno o più oggetti visibili che fluttuano nel campo visivo esterno.
Quando è stato scritto un anno sull’altipiano? Scritto nel 1936, apparso per la prima volta in Francia nel ’38 e poi da Einaudi nel 1945, questo libro è ancora oggi una delle maggiori opere che la nostra letteratura possegga sulla Grande Guerra. L‘Altipiano è quello di Asiago, l‘anno dal giugno 1916 al luglio 1917.
Dove è ambientato un anno sull’altipiano?
Un anno sull‘Altipiano è un libro di memorie di Emilio Lussu: ambientato sull‘altopiano di Asiago, è una delle maggiori opere della letteratura italiana sulla prima guerra mondiale.
Come idratare il vitreo? In questi casi si consiglia di idratare l’organismo, bevendo molta acqua (almeno 2 litri al dì o, comunque, più di quanta se ne beva già), di arricchire la dieta con frutta e verdura, o di assumere integratori mirati e specifici; infine, bisogna evitare traumi e sforzi fisici, effettuando visite oculistiche periodiche …
Cosa vuol dire quando vedi nero davanti agli occhi?
Le miodesposie si trovano nel corpo vitreo e si rendono molto visibili quando sono molto vicine alla retina. Che cosa sono? Si chiamano miodesopsie, ma la loro natura fastidiosa è valsa loro il soprannome di mosche volanti. Abitano pacificamente il nostro occhio e il loro numero aumenta con l’età.
Quando preoccuparsi delle miodesopsie? La visione di mosche volanti deve destare sospetto soprattutto se preceduta da piccoli flash o lampi luminosi alla periferia dell’occhio, indicativi di una trazione della retina (immagine a sinistra). Una volta che la retina si è distaccata, il classico segnale è la visione a tenda che parte dalla periferia oculare.
Cosa succede quando vedi nero davanti agli occhi?
Le “mosche volanti” sono piccoli detriti che si muovono all’interno della massa gelatinosa – l’umor vitreo – che riempie il nostro bulbo oculare mantenendone la forma. Le macchie che vediamo corrispondono proprio a questi piccolissimi detriti che spostandosi proiettano ombre sulla nostra retina.
Cosa vuol dire quando si vede un puntino nero in un occhio? Le cosiddette “mosche volanti” (più propriamente definiti corpi mobili), ovvero quei puntini neri simili a moscerini (talvolta percepiti anche come capelli) che vagano nel campo visivo, non sono altro che opacità che si formano all’interno dell’occhio.
Come si vede se si ha un distacco di retina? «I primi sintomi del distacco di retina sono la comparsa improvvisi lampi di luce, di macchie nere che fluttuano nel campo visivo e la percezione nel campo visivo di uno scotoma – un‘ombra simile ad una tenda – che si espande in modo progressivo».
Quando vedere un filo nero davanti all’occhio?
Le miodesposie si trovano nel corpo vitreo e si rendono molto visibili quando sono molto vicine alla retina. Che cosa sono? Si chiamano miodesopsie, ma la loro natura fastidiosa è valsa loro il soprannome di mosche volanti. Abitano pacificamente il nostro occhio e il loro numero aumenta con l’età.
Quanto durano le miodesopsie?
Può durare pochi minuti o alcuni mesi. All’origine vi è in questi casi una trazione del gel vitreale sulla retina. Si rende pertanto necessaria una visita oculistica per escludere il rischio di distacco di retina.
Chi era il nemico nella prima guerra mondiale? Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo per mano di Gavrilo Princip.
Come alleviare le miodesopsie?
Tramite il laser le miodesopsie si possono eliminare in tre modi, tramite vaporizzazione, delocalizzazione o assottigliamento. la vaporizzazione consiste nel colpire con il laser direttamente le fibrille che formano i corpi mobili, trasformandoli in gas.
Come si cura il distacco del corpo vitreo?
In caso di foro maculare, le terapia previste sono due: la vitrectomia, che è indicata per tutti i casi di foro maculare, e l’iniezione di ocriplasmina, che è adatta soltanto ad alcuni casi particolari di foro maculare. In presenza di rotture retiniche, il trattamento più praticato è la chirurgia laser.
Come nutrire il corpo vitreo? Consumare frutta e verdura in quantità, ricche in sostanze antiossidanti che possono prevenire o rallentare il disturbo Bere almeno 2 litri di acqua al giorno aiuta a proteggere la componente acquosa del vitreo.